mercoledì 13 febbraio 2013

Esperienze dell’astrale

by Massimo Enzo Grandi

Mi è stato chiesto: "racconta le tue esperienze e ti muoverai nella giusta direzione", trovo più semplice dar loro una interpretazione tramite i miei commenti, non solo frutto di ciò che ho appreso tramite la semplice lettura ma soprattutto tramite dei "vissuti" a livelli più sottili. Molto di ciò che assimiliamo per esempio a livello Astrale ci rimane latente fino al momento in cui un fattore causale ci spinge ad esternarlo, orbene io ho avuto la netta sensazione che sono proprio questi "dati" assimilati inconsciamente, ad essere di maggior rilevanza rispetto a quelli che si ricordano chiaramente (non solo in astrale ma anche a livello di semplice veglia o sogno).

Nel momento stesso in cui la "mente attiva nello stato di veglia", analizza ciò cui ha assistito (non si può infatti dire "visto" perché tutto si svolge sotto molteplici aspetti sensoriali a varie dimensioni) si plasmano attorno a queste esperienze delle forme a seconda delle nostre ideologie e del nostro "desiderio" (il nostro Ego!) ... il tutto quindi perde senso.

Quando si vuole (forse "esige") intraprendere un viaggio in Astrale è comunque il nostro Ego ad avere il sopravvento e a condurre a piacimento questo veicolo; perché non lasciarlo semplicemente andare dove sa benissimo che deve andare?

Ciò che anche mi chiedo è: perché spesso si cerca di stimolare e gestire a tutti i costi il viaggio astrale con la nostra mente attiva ben sapendo che quest'ultima è composta da molte falsità? All'inizio forse siamo mossi da curiosità, ma poi questo gioco può assumere un che di morboso, una corsa ad essere "i primi" ... a sentirsi grandi (he he ... io lo sono già di cognome...).

"Entrare", in modo spontaneo e cosciente, con la "mente attiva" nel corpo astrale è una cosa da effettuare in qualità di "passeggero", non come conduttore; passivamente è possibile osservare ed apprezzare i "paesaggi" che scorrono morbidamente, è possibile prestare la nostra attenzione laddove un segnale ci dice "ho bisogno del tuo aiuto"... Se mi dedico alla guida condurrò invece il mio mezzo egoisticamente dove vuole il mio Ego.

Il viaggio nella fase di sonno (sia cosciente che non) è più o meno la stessa cosa, al massimo possiamo lanciare un "seme" qualora volessimo prestare il nostro aiuto a qualcuno in particolare, semplicemente visualizzando questa persona di nuovo nella gioia e nel benessere (non occorre infatti assolutamente visualizzare il suo "problema" in quanto - oltre a non essere una questione di nostra competenza - subentrerebbero le leggi di attrazione e delle forme pensiero), una volta lanciato questo "seme" tutto prosegue automaticamente come deve proseguire.. né più né meno...

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