mercoledì 13 febbraio 2013

Se mi trovi, leggimi!

by Massimo Enzo Grandi

Quelle che stai leggendo sono parole che servono per realizzare la consapevolezza dell’Amore puro. Parole che ti stanno dicendo “chi sei” e ti aiutano a ricordare perché “sei ciò che sei”.

Sono parole che non appartengono al passato, neppure al futuro; non sono neppure qui, o lì.

Esse sono semplicemente l’adesso nel “qui che ti è più congeniale” e possono avere solo la forma ed il significato che gli stai dando.

Ciò che non dicono conferma ciò che dicono, e se così non fosse potrebbe però esserlo. Sei tu che scegli cosa dicono e come lo dicono, e la tua scelta appartiene a questo istante che contiene tutti i tuoi “prima” e tutti i tuoi “poi”.

In fondo sono parole che stanno scaturendo dal tuo meraviglioso immaginario.
Se credi di averle “già lette”, “già scritte” , oppure che le “leggerai” o “le scriverai” stai solo cercando il modo di confermarle in una relatività di “tempo” che hai creato con il tuo esclusivo desiderio di averne bisogno “adesso” .

Credi che il tuo “qui” e “ora” sia il risultato di molti “qui” ed “ora” che appartengono al passato?

Credi che siano l’inizio di altri “qui” ed “ora” del futuro?

Credi forse anche che il “resto del mondo” abbia i suoi “qui” e “ora” separati dal tuo?

Allora sei immerso nell’illusione di ciò che stai creando e sperimentando, sei ingannato dalla effimera realtà di non poter essere ciò che in realtà sei…

Ma non puoi essere ingannato da te stesso a meno che tu non lo voglia…

Semplicemente tu SEI! Qui ed in questo preciso istante. Quello che credi sia “lì” esiste solo perché tu sei “qui”. Quello che credi “sia stato” esiste perché tu sei in questo “adesso”.

O credi che il “resto” continui ad esistere individualmente ed autonomamente anche quando tu non sarai più “qui” ?

Vuoi imparare a giocare? È semplice, crea le tue regole, le tue strategie.

Ti serve un “passato”? Ecco che questo esiste esattamente nel modo in cui la tua idea di logica ne ha bisogno per giustificare il risultato di questo preciso “adesso”. Non perdere la consapevolezza che è la tua concezione del presente a creare la sensazione dei tempi “passato” e “futuro” e non l’opposto.

Vuoi metterti alla prova e modificare il tuo adesso? Ma perché dovresti volerlo modificare? Forse perché credi che il tuo adesso non sia quello che vuoi che sia? Modifica semplicemente il tuo punto di vista nei “suoi” confronti, guarda solo la perfezione di ciò che definisci “difettoso” oppure “carente”, di ciò che credi “giusto” o “sbagliato”; ama e ammira la meraviglia del tuo “adesso” qualsiasi “cosa” ti stia mostrando così come qualsiasi altra “cosa” tu “adesso” sai che esiste (perché sei tu che vuoi che esista…).

Prendi profonda coscienza che hai a disposizione tutto quanto ti serve, nulla di meno e nulla di più, prendi coscienza che sai tutto quello che devi sapere, nulla di meno e nulla di più, prendi coscienza che ora sei tutto quello che vuoi essere in questo completo e perfetto “adesso” .

Credi che stai soffrendo? Ecco che la tua sofferenza ha bisogno di un “passato” che la giustifichi e ne sia la causa. Non soffrire! Solo così non hai bisogno di creare la “causa” della sofferenza.

Credi che ti manchi qualcosa? Ecco che questa “mancanza” ha bisogno di un “passato” che non la faccia già tua e di un “futuro” che ti mostri la possibilità di poterla avere solo in un determinato modo. Realizza pienamente che comunque tutto è già “tuo” e stai solo “giocando” con le regole e le strategie da te ritenute necessarie a rendere vero il tuo adesso.

Nel momento in cui tu “scegli” di provare una piacevole sensazione potresti farlo ascoltando una bellissima canzone. Per “giustificare” questa possibilità stai scegliendo se già la conosci o se è la prima volta che la senti, crei un “passato” che dia spazio a chi la scrive, chi la sta suonando e cantando, stai creando gli strumenti che “credi” ti servano “adesso” per ascoltarla e renderla tale ai tuoi sensi… potresti però anche scegliere di essere tu stesso a comporla, suonarla e cantarla… oppure puoi scegliere di provare una piacevole sensazione e basta. Sapendo che TU sei la “piacevole sensazione” cosa scegli?

Cos’è più divertente e piacevole per te? Preferisci semplicemente immergerti nell’Amore puro e diventare a tua volta Amore puro oppure scegli di prenderne coscienza e sperimentarlo nella sua meravigliosa varietà di manifestazioni?

Ma tu sai benissimo che non devi rispondere alle domande perché è la consapevolezza di “ciò che credi di essere” a portele. Le risposte dipendono dall’adesso in cui ti trovi e possono essere diverse in un altro “adesso”; in ogni caso sono quelle che ti servono per riconoscerti ed ammirarti nella tua perfezione, in ogni caso hai “già dato” le tue risposte, le stai dando, e “continuerai a darle” in tutti gli “adesso” che vuoi o non vuoi immaginare.

La tua coscienza di “ciò che sei veramente” ti permette di sperimentare la “visualizzazione” di queste risposte. Rendendoti conto che tutto è pura “illusione” sai che non esistono né attori né spettatori, perché TU sei tutto questo nell’adesso che manifesti alla tua coscienza.

Da una parte credi di voler scegliere l’Amore puro, dall’altra preferisci immaginarti lontano da esso perché non vuoi smettere di giocare con ciò che definisci il “tuo corpo” e il “tuo mondo” ; scegli dunque di dimenticare che questi non ti girano intorno ma bensì sono “dentro” di te.

Ciò non toglie che sei e rimani l’Amore puro, sei tu che ammiri i molteplici aspetti delle tue manifestazioni scegliendo di “essere” quel “punto” in te che in questo istante ti è più congeniale per realizzarli e ammirarli, scegli quel “punto” che ti offre la possibilità di lodare la tua stessa perfezione qualsiasi cosa tu abbia scelto di essere e di fare.

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